domenica 8 Settembre 2024
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Strategia di Barcellona contro l’overtourism: «restituire le case ai residenti»

Ne arrivano sempre di più, e le amministrazioni locali stanno cercando di inventarsi contromisure e modi per gestirli: infrastrutture, biglietti d’ingresso maggiorati e nuove linee di autobus

Barcellona vieterà gli affitti turistici entro il 2029. È questa la decisione presa dal sindaco della città catalana, Juame Collboni, che vuole cercare di ridimensionare il mercato immobiliare, ormai totalmente fuori controllo: un fenomeno che ha causato un aumento del costo della vita in alcuni quartieri e, in parallelo, ha portato al fiorire del business legato ai soggiorni a breve termine.

Barcellona, infatti, è tra le città spagnole più visitate dai turisti. «Stiamo affrontando quello che crediamo sia il problema più grande di Barcellona», ha detto Collboni secondo quanto riportato dal Guardian. Ciò significa che, a partire dal 2029, se non ci saranno battute d’arresto, «gli appartamenti turistici come li concepiamo oggi scompariranno dalla città di Barcellona».

Il boom degli affitti a breve termine ha fatto sì che alcuni residenti non possano permettersi un appartamento, con un costo lievitato del 68% negli ultimi 10 anni. Il boom del mercato immobiliare ha portato a un incremento del prezzo di acquisto del 38%. L’accesso all’alloggio è diventato un fattore di disuguaglianza, in particolare per i giovani, ha denunciato il sindaco.

Barcellona - case per residenti

I giovani faticano sempre di più a trovare casa

«Non possiamo permettere che la maggior parte dei giovani che vogliono andare via dalla casa di famiglia debbano lasciare Barcellona», ha aggiunto Collboni. «La situazione non cambierà da un giorno all’altro, questi problemi richiedono tempo. Ma con questo provvedimento segniamo una svolta», ha anche detto, precisando che le case che torneranno sul mercato residenziale per essere affittate o vendute saranno circa 10.000.

La ministra socialista spagnola per l’edilizia abitativa, Isabel Rodriguez, ha affermato di sostenere la decisione. «Si tratta di compiere tutti gli sforzi necessari per garantire l’accesso ad alloggi a prezzi accessibili”, ha scritto su X. Di diverso avviso l’associazione di appartamenti turistici di Barcellona, Apartur, “Collboni sta commettendo un errore che porterà a maggiore povertà e disoccupazione», aggiungendo che il divieto innescherebbe un aumento degli appartamenti turistici illegali.

Il passo annunciato a Barcellona, pur accolto con scetticismo da opposizioni e collettivi per la difesa del diritto alla casa – e definito “populista” dagli imprenditori del settore – è il più deciso sinora compiuto da un grande comune in Spagna per affrontare il problema.


[Tratto da un contributo pubblicato da Il Quotidiano Nazionale]

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